Gairo Vecchia, si sa, è meta di numerosi turisti e viaggiatori ma
perché è un paese fantasma?
cosa nascondono quelle strade e quelle case arroccate sul pendio?

Siamo nella magica e affascinante Ogliastra, un luogo a tratti impervio che ci regala paesaggi mozzafiato
e fa da splendida cornice a questo paese fantasma
Gairo Vecchia
Un luogo ricco di storia che affonda le sue radici e i suoi primi insediamenti nell’epoca nuragica
un paese che nel 1951 è costretto a fare una scelta difficile:
abbandonare tutto e ricostruirsi da zero.
Da questa ardua scelta nascono tre centri abitati:
Gairo Sant’Elena, a pochissimi metri sopra questo villaggio fantasma
Taquisara, un piccolo centro di qualche centinaia di anime
Cardedu, costruito accanto alle famose e rinomate coste ogliastrine
Noi ci siamo andate in una giornata invernale e ci sentivamo avvolte da un’aurea di mistero.

Il cielo e l’orizzonte erano nascosti da una fitta nebbia, sembravamo quasi sospese, come il tempo che sembrava essersi fermato al 1951.
In quell anno, infatti, un violento nubifragio fu la causa scatenante di questa scelta.
Passeggiando per quelle vie, nel silenzio talvolta interrotto da qualche campanella al collo delle greggi, era semplice sognare e immaginare
la disperazione degli uomini e delle donne che abbandonarono le proprie case e il focolare domestico
le urla soffocate dai nubifragi
gli occhi umidi di lacrime
i carri ricolmi di arredi – ciò che era rimasto – e di tutto ciò che doveva servire per ricostruirsi una vita
la speranza
Eh si, perché è stata proprio la speranza di un futuro migliore che ha guidato queste famiglie.

E Gairo, il paese fantasma, forse sta lì per essere un monito e per ricordarci che dopo la tempesta, c’è sempre il sereno
ma il sereno siamo noi a costruirlo con le nostre scelte.
Gairo vecchio questo ce lo insegna passeggiando per le sue vie, dove scorgiamo splendide case, ora diroccate per lo scorrere inesorabile del tempo
Case che hanno visto uomini e donne credere in se stessi,
Mura che hanno assistito ai primi vagiti e agli ultimi respiri,
Abitazioni che hanno protetto i propri abitanti e non li hanno intrappolati ma, anzi, han lasciato aperti gli usci per permettere loro di rifarsi una vita,
sempre lì, in Ogliastra, ma senza il terrore di un nubifragio o di una alluvione.

Se passeggi per Gairo Vecchia, non farti travolgere dalla fretta di questi tempi, fermati, osservala e prova a immaginare la vita e la quotidianità che quelle mura hanno vissuto.
Viene definito un paese fantasma ma, in fondo, è stato come un genitore benevolo che per il volere degli amati figli, li ha lasciati volare per un futuro migliore.

E tu hai mai visitato Gairo Vecchia? Che sensazione hai provato?
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