Come riassumere il mio viaggio studio in Galizia?
Ho trovato 3 termini che racchiudono la mia esperienza:
Cultura, Turismo e Spiritualità
Sono stati 4 giorni intensi e disarmanti per la loro bellezza
e sono rientrata alla base con tanti appunti e spunti per lavorare
ma prima di metter mano al mio progetto, ho pensato di scriverti un articolo per darti qualche idea su cosa puoi vedere in Galizia.
Ovviamente non posso non partire da Santiago.
Si, può essere pure scontato ma è una delle 3 capitali della cristianità, è una città che ti abbraccia e ti fa sentire a casa.
E’ un crocevia di persone e cultura variegata, di religioni e di sfide.
Che tu sia un credente o, come me, ami conoscere la cultura dei posti che visito, calpestare quelle strade che tanti pellegrini attraversano è emozionante.
Dalla mattina alla sera puoi imbatterti in quegli sguardi di chi è arrivato alla meta, quella soddisfazione mista a serenità che ho visto nei pellegrini.
Passeggiando e circumnavigando la cattedrale, noterai una città con incantevoli palazzi che raccontano di una storia millenaria.
Ho approfittato di un momento di tranquillità per poter visitare la chiesa, osservare la sua architettura e farmi catturare dall’affascinante mondo dell’arte.
Se riesci a trovare anche tu l’orario con meno ressa, scendi nella cripta per vedere la tomba di Santiago.
Ma ci pensi che tutto ruota attorno a questo scrigno?
Un’altra città con delle architetture interessanti è senza dubbio Pontevedra.
Per darti un’idea di ciò che puoi trovare, ti lascio qualche scatto
Ma la Galizia è famosa per i suoi frutti di mare quindi…
perché non conoscere gli allevamenti?
Detto fatto!
Grazie a una escursione in barca a O Grove, abbiamo degustato cozze e vino locale.
La cittadina vive di pesca e di allevamento di mitili, ostriche e capesante in piattaforme-vivaio.
E ora parliamo dell’Atlantico!
Beh scritto così non dice tanto (oppure troppo!)
Ci sono diverse città dove ammirare e farsi travolgere dall’inebriante suono dell’oceano…
Iniziamo con La Coruna: è una città che conserva una storia immensa!
E’ stata ed è un crocevia sin da epoche remote.
La città è avvolta da una leggenda che fa risalire le sue origini ai celti e una statua testimonia quanto questa tradizione sia ben ancorata tra i suoi abitanti.
Ma uno dei monumenti più suggestivi è senza dubbio la Torre d’Ercole. Si tratta di un faro di origine romana che oggi è diventato un monumento nazionale.
C’è anche un’altra piazza che devi visitare per capire l’essenza di questa cittadina.
Si trova non lontano dal porto e esalta la figura di Maria Pita.
Lei, è stata una vera eroina, la condottiera che sconfisse, nel lontano 1589, il corsaro inglese Francis Drake.
Un altro abitato che ti consiglio è Combarro
E’ un affascinante villaggio di pescatori, le casette sono piccole e tutte in granito e il piacere che ho provato nel passeggiare per le sue vie così curate, beh, non ha prezzo.
Qui siamo accolti da numerosi Horreos, strutture in pietra a forma di capanna, rialzate dal terreno con pilastri in pietra, usate per conservare e preservare la riserva di grano e cereali.
Ma mentre passeggiavo per le sue vie, i bookshop avevano esposte una infinità di graziose “befane” e non potevo andar via senza capirne il motivo.
Google mi è stato d’aiuto:
Sono capitata nel paese delle streghe!
E Finisterre?
Questo è il punto più a ovest delle terre conosciute sino alla scoperta dei nuovi mondi.
Questo è il punto zero dei pellegrini, il luogo dove si spogliano di un qualche peso – che rappresenta un peso dell’anima, e riprendono in mano il proprio cammino e la propria esistenza.
Per ultima lascio Muxia perché qui ho provato una emozione indescrivibile!
Nella costa della morte, teatro di numerosi naufragi, ho preso in mano i miei pensieri, le mie paure, le mie angosce e quegli ostacoli che il 2022 ha trasformato e reso superabili.
Mi sono fatta inebriare dal profumo dell’Oceano, la salsedine ha insaporito le guance e in quella costa ho seppellito pensieri che da anni non mi permettevano di rinascere,
ho riflettuto su quest anno, sulle mie conquiste personali e lavorative…
Persa nei miei pensieri, ho girato alcuni video: ti lascio quello che secondo me descrive meglio la bellezza di questo posto:
E per concludere: come mai questo viaggio in Galizia?
I Gal, tra cui quello del Barigadu e del Guilcier, stanno portando avanti un progetto sul Turismo religioso e, quale miglior posto per studiare e contemporaneamente confrontarsi con i colleghi sardi?
Sono nate delle belle sinergie e io sono all’opera perché credo che il mio territorio sia, come la Galizia, un mix di cultura, turismo e ospitalità.
Basta crederci no?
Qualche consiglio:
Il Gal è partito tramite l’agenzia Benares Viaggi
In loco siamo stati accompagnati da guide locali che io stra consiglio (è il modo migliore per vivere un luogo e la sua gente): Joaquin Rubal, María Chamadoira, Charo e Fernando