Oggi, da un paio d’anni in effetti, ci si riempie la bocca con il termine “spopolamento” e qui in Sardegna… uhhh siamo quasi a rischio di estinzione!! Poi entro al http://www.museobiddas.it/ e guardo una rappresentazione della Sardegna con i villaggi che sono andati scomparendo nel corso dei secoli… Situazione drammatica…
Ovviamente a parte l’ironia, la Sardegna era un pullulare di centri abitati che, dal Trecento a oggi, hanno smesso di vivere con la migrazione degli abitanti nei centri stabili limitrofi.
Lola al guinzaglio, la mia incontrollabile passione per il Medioevo e questa fantastica isoletta chiamata Sardegna.. scopriamo il museo Biddas di Sorso!
Domanda amletica: quali le cause dello spopolamento? Carestia? Pestilenze? Pressione fiscale? Catastrofi? Guerre? O un semplice abbandono in vista di migliori condizioni di vita? Passano i secoli ma le parole chiave sembrano rimaste immutate..
Ma, e qui esce lo storico dell’arte che c’è in me, vorrei scrivere due righe sulla visita guidata e sull’allestimento.

Per comodità, inizio da quest’ultimo. Gli spazi museali, allestiti all’interno di un Palazzo Baronale, permettono di conoscere lo spopolamento nelle aree interne, con particolare attenzione al villaggio di Geridu e all’immenso patrimonio archeologico conservato poco al di sotto e al di sopra del piano di calpestio. E il mio percorso alla scoperta di Biddas, è accompagnato dalla conoscenza di Gianuario.

Chi è? È un bambino che fa da filo conduttore per grandi e piccini, un bimbo venuto dal passato che ci aiuta a conoscere qualche notizia inedita del suo mondo medievale e sulle tecniche di rilevazione e di scavo archeologico. E poi.. ci accompagna nella zona laboratoriale, uno spazio per me importantissimo perché permette ai giovani visitatori di avere un approccio dolce ma professionale al mondo dell’archeologia e dello scavo. Solo un altro museo, in una mia esperienza a Pinerolo, è riuscito a suscitare in me la voglia di far conoscere alle scuole il metodo della ricerca archeologica. Qui, a Biddas, si passa dall’osservazione e ricostruzione di una ceramica, alla ricognizione dei reperti negli scavi, appunto!


Insomma, insegnanti all’ascolto, dico a voi, che aspettate a chiamare (e se poi avete bisogno di una mano, sapete come contattarmi!!) per prenotare una visita a Sorso?
E la visita guidata? Beh, qui credo che il connubio passione e professionalità sia davvero il modo migliore per descrivere la sensazione che mi ha lasciato dentro!!! Ed è per tutto quello che ho scritto nelle righe sopra che, credo, sia importante dedicare qualche ora a conoscere una realtà museale come questa!
E Lola? Vabbè.. potete capire dalle foto che, con educazione, anche lei ha seguito tutta la visita!
