Monte Baranta, un complesso prenuragico unico nel suo genere, datato 2500-2200 a.C.: oggi vi raccontiamo di Olmedo e della nostra giornata dogfriendly con Bimboinspalla!

Siamo a pochissimi km da Alghero e, da qui su, abbiamo ammirato la Nurra e la costa algherese, uno spettacolo incantevole a 120 metri s.l.m., accompagnati da Roberto Perisi, una guida turistica che ci ha guidati alla scoperta di questo monumento risalente all’età del Rame: un sito frequentato dalla cosiddetta Cultura di Monte Claro (seconda metà del III Millennio a.C.).

Qui, proprio in questo sito, nella località conosciuta come “Su Casteddu” (suppongo per la sua posizione in cima) grandi nomi hanno studiato il monumento prenuragico, del calibro di Ercole Contu e Alberto Moravetti e noi ci siamo sentite onorate di conoscere un unicum nel panorama mondiale.
Ma cos’è?
È un complesso megalitico formato da recinto torre, muraglia, villaggio e area sacra e mi sono sbizzarrita a fotografare per cercare di rendere onore a tutto ciò che abbiamo potuto ammirare!



Per la felicità di Lola, siamo state accolte da una distesa infinita di asfodelo e da imponenti Menhir che, sicuramente, erano una parte fondamentale di un circolo megalitico, un’area sacra particolarmente importante, riutilizzata anche durante la Cultura di Bonnannaro e, anche se sporadicamente, in età nuragica e infine romana.

Quest’area è situata a pochi metri dalla muraglia, una imponente struttura di 2.5 metri e larga 5, che padroneggia in tutta la sua grandezza.

Realizzata in conci trachitici squadrati, si sviluppa per circa 97 metri di lunghezza, una sorta di sbarramento prima della scarpata con un corridoio e un unico accesso verso il villaggio. La muraglia, larga ben 5 metri, realizzata con la tecnica di muratura a sacco, potrebbe far ipotizzare un cammino di ronda.

Chissà, magari le foto non rendono ma… in queste splendide giornate di primavera, non potete perdervi questa meraviglia della nostra storia, ben incastonata nella natura incantevole della Nurra!

Costeggiando la muraglia, attraverso le fondamenta della capanne che formavano il villaggio, arriviamo al recinto – torre, una struttura che aveva sicuramente una funzione di avvistamento e che ci ha regalato un panorama mozzafiato!

Aimé, le vertigini hanno avuto il sopravvento e con Lola e Michele, abbiamo fidelizzato con il corridoio e… ci siamo rinfrescati dai primi caldi primaverili!

Beh, ora non vi resta che imboccare la SS 131 e imboccare l’entrata per Alghero.. da qui un cartello vi porterà a Olmedo e da lì Roberto sicuramente vi renderà l’escursione indimenticabile!