Con questo post voglio raccontarvi come l’arte contemporanea di un’artista ancorata alla sua terra e alle sue tradizioni, si sposa con un piccolo paesino della Marmilla: Villanovafranca.

“Riflessi di luce e sogni” è semplicemente il titolo della personale di Gisella Mura, allestita nei locali del Civico Museo Archeologico “Su Mulinu”. Tutto ha inizio con un concorso, indetto nella primavera 2016, rivolto a artisti, sul tema Villanovafranca appunto. Da una tela bianca e inespressiva, fuoriesce una bellissima fanciulla che con fiori di mandorlo e di zafferano, rappresenta il paesino e i suoi prodotti tipici; sullo sfondo emergenze archeologiche: la Pintadera, l’altare ritrovato nel complesso archeologico “Su Mulinu”, un particolare della Chiesa e una raffigurazione della maschera punica.

Ovviamente, stiamo parlando del quadro vincitore e da questo evento nasce la personale. Ok, Gisella ha un pennello estremamente espressivo e carico di emozioni che riesce a trasmettere attraverso una buona conoscenza della tela ma… anche il paese mette il suo! Così, la sala del museo sembra essere nata per accogliere la mostra (e speriamo anche allestimenti futuri!), una personale!
Ma perché dedicare un post a questa mostra? Fondamentalmente i motivi sono due: l’arte di Gisella mi emoziona e mi comunica delle sensazioni intense e poi… stavolta tocca a me presentarla e quasi quasi mi emozionavo! Appena mi sono addentrata nella mostra quei rossi, composti con i blu, i bianchi e le figure femminili mi catturavano… mi sentivo felicemente rapita, come quando sogni, sai che si tratta di un sogno, ma vuoi continuare a viverlo e permetti alla tua mente di vagare e di sentirsi libera, senza preconcetti!


Anche l’allestimento è curato e studiato, come ogni tratto del suo pennello! Si parte dal rosso al grigio, dal color oro al blu e poi si arriva alla sua ultima fatica; un avvicinamento al verde!
Un colore nuovo nella sua pittura, che utilizza per tele che si ispirano all’arte e alla tradizione sarda.

Insomma, io amo definire Gisella come un’artista che studia e racconta la forma umana. Un’arte emotivamente forte che esce dalle tele e cattura l’attenzione per la forza che emana; dalle maschere tradizionali sarde ai suonatori di launeddas, per poi soffermarsi sulle forme sensuali e passionali della donna.

