Detto… fatto!
Dopo avervi raccontato il motivo della nostra scelta ferragostana, ecco il nostro articolo sul
Santuario Nuragico Santa Vittoria di Serri.
Siamo a ca 670 m slm e, da qui, in alto, ci sembra di dominare tutta la Giara di Serri
(un altopiano basaltico, come quello di Abbasanta, dove viviamo noi!).
E qui abbiamo fatto un vorticoso salto nel tempo… nel 1500 a.C. quando inizia a sorgere la fiorente Civiltà Nuragica.
Senza dubbio è un luogo di grande impatto e, sin dai suoi primi insediamenti, ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale per la religiosità, la cultura e l’ideologia degli abitanti del luogo.

Mah…
Andiamo in ordine cronologico e ripercorriamo l’evolversi della Civiltà Nuragica attraverso ciò che abbiamo visto in questo ferragosto 2017:
Nuraghe a corridoio

Nuraghe a “tholos” con inglobato il preesistente proto nuraghe
Il Pozzo Sacro
(ormai siamo al quarto, giusto Lola?)
il Tempio Ipetrale

il Recinto delle Feste
l’ampia sala delle assemblee
le abitazioni come gli isolati di capanne a corte centrale
e poi…
non poteva mancare una chiesa di origine bizantina
(della serie #medievalistisinasce)
dedicata a Santa Vittoria (o a Santa Maria della Vittoria) festeggiata l’11 settembre con messe, pellegrinaggi, feste.
Ma per conoscere nei dettagli questa eccellenza del nostro territorio, non vi resta che prenotare una visita perché, oltre a essere una
meta dogfriendly,
le guide sono davvero bravissime e ci hanno raccontato con dovizia di dettagli, ogni spazio che abbiamo visitato.
Piccola curiosità: sapete che i primi scavi in questo sito sono stati realizzati da Antonio Taramelli nel lontano 1907?
I metodi erano “leggermente” (si fa per dire ovviamente!) diversi da quelli moderni… ma anche questo, ve lo racconterà la guida 🙂
E se vi va… raccontateci la vostra esperienza nei nostri siti nuragici!